life style & tips vita da studente dietista

Un anno a dietistica

Questa settimana è passato un anno da quando ho fatto il test di ingresso per le professioni sanitarie, in contemporanea ho anche chiuso il primo anno nella facoltà di dietistica.
Oggi ti voglio parlare proprio di questo: di com’ è la mia facoltà, cosa ho studiato quest’anno e com’è andata.

Ti avevo già parlato di come ho studiato per il test di ammissione e di quali sono i miei consigli per l’ università, e in queste occasioni ti avevo già accennato al mio percorso universitario.

In brevissimo:
Ho finito il liceo scientifico a Luglio 2015. A settempre 2015 mi sono iscritta a Ingegneria Meccanica ad indirizzo gestionale, ho fatto un semestre e mezzo lì prima di rendermi conto che io non mi ci vedevo per nulla.
A settembre 2016 ho provato il test per le professioni sanitarie e quello per biologia, che sono andati nonostante le mie paure piuttosto bene.
Il 2 Ottobre 2016 mi sono immatricolata a quella facoltà che un anno e mezzo prima avevo scartato “perchè tanto era troppo difficile entrare” : Dietistica.

Come entrare?

Dietistica è una delle professioni sanitarie quindi per entrarvi bisogna fare un test d’ingresso che ha un’ unica data nazionale.
Il numero di posti per cui concorrere in ogni ateneo è deciso dal Ministero e lo si può trovare nel bando del test di ogni università nello specifico.
La graduatoria una volta pubblicata è soggetta a scorrimento periodico (anche questo è tutto specificato nel bando).

Nel mio caso io sono entrata al primo scorrimento dopo l’uscita della graduatoria, mi sono effettivamente immatricolata ad inizio Ottobre, ma ho iniziato effettivamente le lezioni il 24 Ottobre.

Cosa ho studiato quest’anno?

Nel primo semestre

Durante il primo semestre ho avuto molti corsi pluri-facoltà con dei colleghi del primo anno di altre professioni sanitarie.
Ti lascio qua sotto come si chiamano sia gli esami che i singoli moduli nella facoltà di Firenze dove sto studiando io, ma ti posso dire che ho sbirciato un po’ i programmi dei corsi in altre università italiane e non vi è molta differenza nei contenuti (anche se i nomi cambiano un po’).

Il primo semestre è molto generale.
Ci sono materie di base che serviranno poi per le materie più specifiche future.
Avendo iniziato l’ università piuttosto tardi, gli orari non sono stati il massimo, con settimane davvero piene di lezioni.

L’ unica materia specifica fatta nel primo semestre è stato il tirocinio teorico in aula, fatto una volta alla settimana da novembre a giugno.
Durante queste ore abbiamo iniziato a prendere dimestichezza con il “come fare le diete” in pratica, quindi calcolare i diversi fabbisogni, calcolare una dieta etc.

la sessione invernale

Con l’ inizio di Dicembre ho iniziato ad avere le prime prove in itinere di alcuni corsi.
A gennaio ho avuto le ultime lezioni e alcuni esami.
Durante Febbraio ho dato altri esami e il tirocinio.
Praticamente di questa sessione mi sono lasciata indietro due esami piuttosto grossi : Anatomia e Fiosiologia (mi mangio le mani di questa decisione molto poco intelligente.)
Sono riuscita però a chiudere così i primi due esami, ossia Scienze Propedeutiche e Scienze Biomediche 1.

I miei esami sono composti da moduli più piccoli, di conseguenza teoricamente più leggeri a livello di CFU.
In pratica quello che ho notato è che i CFU ci sono tanto perchè ci devono essere e in linea di massima indicano il numero di ore di lezione in aula per ciascun corso, ma almeno io ho studiato (e sudato) di più 6 crediti quest’anno rispetto ad alcuni ad ingegnieria.
Con questo lungi da me dire che ingegneria fosse semplice!
Il lato positivo delle professioni sanitarie è che essendo tanti piccoli esamini divisi e spalmati nel tempo è più semplice tenere un buon ritmo, perchè ogni esame è più leggero e anche nel caso dovesse andare male è più semplice capire quali sono stati gli errori e porvi rimedio.
Il lato negativo è che complessivamente ogni esame comprende 3 o 4 materie che sembra abbiano poco in comune, quindi per ogni modulo inizi qualcosa di nuovo.

Il tirocinio

La mia esperienza di tirocinio del primo anno è stata estremamente formativa e interessante.
ho avuto la possibilità di fare questo mese di tirocinio nell’ ospedale pediatrico della mia città.
È  stata davvero un’ esperienza fantastica, sia per le possibilità che per la bravura delle tutor.

Il secondo semestre

Il secondo semestre è stato ricco di materie specifiche.
Ho approfondito moltissimo la parte relativa alla dinamica chimica della nutrizione.
Oltre ad aver avuto un esame di discipline più umanistiche, tra le quali ho amato il modulo di storia della medicina.

Dal punto di vista temporale il secondo semestre è stato un intrecciarsi di lezioni ed esami.

La sessione estiva (+ settembre)

Ho iniziato la sessione estiva con qualche scelta poco ragionata sulla programmazione dei miei esami.
Ho rimandato un esame propedeutico per il secondo anno, costringendomi a darlo in estremis a inizio luglio rischiando di doverlo dare da sola.
Ad un certo punto, verso fine maggio, mi sono imposta di cercare di dare il maggior numero di esami entro fine Luglio.
Avrei voluto darli tutti. Alla fine, per preservare la mia sanità fisica e mentale me ne sono lasciato uno a settembre.

Sono molto fiera di come sia andata la sessione estiva. Dei risultai che ho avuto e di quanto sia riuscita a focalizzarmi sull’ obiettivo.
Mi sono resa conto che meno esami mi lascio a Settembre meglio è, dato che studiare a fine agosto – inizio settembre è stata una fatica immane.

Il bilancio complessivo è più che positivo.
Non vedo l’ora di iniziare le lezioni del secondo anno, anche se mi spaventa un po’ la mole del tirocinio.

Questa era la mia esperienza in questo primo anno di Università e mi faceva piacere condividerla con te
così che potesse essere uno spunto o una riflessione anche per il tuo percorso presente o futuro.
Se hai domande sui miei studi o su cosa faccia una studentessa dietista sono felice di risponderti.

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